Il termine social listening è oggi abbastanza diffuso, soprattutto in ambito business. Traducendo letteralmente, possiamo parlare di ascolto dei social, quindi si tratta di considerare tutti gli ambiti della rete in cui viene citata l’azienda.
Il social listening ha un duplice utilizzo:
- possiamo monitorare le conversazioni sui social, o le argomentazioni su siti web in cui il nome dell’azienda viene portato in luce come esempio positivo
- oppure possiamo porre l’attenzione a feedback di miglioramento, a recensioni, a possibili scenari che se trascurati possono portare a stati di crisi.
Il web ha il grande vantaggio di consentire il presidio, l’ascolto ed il monitoraggio di un brand in maniera molto più rapida ed efficiente rispetto al passato. Metodi come le rassegne stampa dei quotidiani, in cui venivano lette ed evidenziate le pagine in cui l’azienda veniva citata, sono ormai sorpassati.
Oltretutto, per arrivare sui quotidiani, o sulle televisioni, occorreva raggiungere un livello di visibilità ed importanza non alla portata di tutti. Il web anche da questo punto di vista ha accorciato le distanze, e reso più semplice, economico ed alla portata di tutti, l’accesso ad una vetrina potenzialmente a livello mondiale.
Oggi è ormai assodato che un’azienda abbia una propria immagine sul web, con un sito, ed una o più pagine social. Se il sito web è meno soggetto all’interazione, il social è aperto e permette la condivisione, i commenti, sia in positivo che in negativo.
Porre la massima attenzione a tutto questo è oggi fondamentale, ed il non presidiarlo non significa che non stia accadendo nulla.
Strumenti utili per il social listening
Di seguito alcuni strumenti che possono essere utili per agevolare il controllo sul web ed il social listening:
- Google alert. Google è il principale punto di riferimento delle ricerche sul web, ma anche un aggregatore di notizie, di post e di informazioni in genere. Grazie all’attivazione di un “alert” ovvero un avviso, puoi ricevere nella tua casella di posta una mail con i link degli articoli in cui la parola scelta, quindi ad esempio “flix group” viene citata.
- Instagram: seguire gli hastag. Se l’azienda ha un profilo Instagram, il social più in crescita del momento, si può creare l’hastag di riferimento, ad esempio #flixgroup e monitorare ogni volta che viene citato nei post o nelle conversazioni.
- Esistono poi delle piattaforme a pagamento che analizzano la rete, i competitor, i social come Talkwalker, Mention , app
Prima di arrivare ad utilizzare tali piattaforme, è necessaria una strategia dell’azienda e del brand con obiettivi di sviluppo e valorizzazione.
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Be smart, be Flix!